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Per altri usi di questo termine, vedi Dragon Ball (disambigua).


Per la lista dei capitoli, vedi Capitoli di Dragon Ball


Dragon Ball (ドラゴンボール Doragon Bōru) è un manga scritto e illustrato da Akira Toriyama. È stato pubblicato nella rivista Weekly Shōnen Jump sotto la casa editrice ShūeishaW tra il novembre 1984 e il maggio 1995. Complessivamente, ne sono stati rilasciati 519 capitoli più uno speciale, totalizzando oltre 7000 pagine.[1] Questi sono stati poi raccolti in un’edizione tankōbon di 42 volumi dal 1985 al 1995.

Dal manga sono state tratte due serie animate, Dragon Ball e Dragon Ball Z, in onda in Giappone rispettivamente dal 1986 e dal 1989. La prima adatta i primi 194 capitoli, mentre la seconda ricopre la porzione restante di storia. La loro popolarità ha portato alla creazione di una serie animata originale, trasmessa dal 1996, intitolata Dragon Ball GT.

Al 2021, sono state vendute 300 milioni di copie del manga di Dragon Ball in tutto il mondo ed è diventato un simbolo internazionale di manga giapponese.[2] È possibile sia il manga più popolare di tutti i tempi,[1] considerato una leggenda,[3] con un marketing di gran successo e numerose edizioni straniere.

Creazione[]

Akira Toriyama iniziò ad essere influenzato dalla Cina intorno all’ottobre del 1981, nel periodo in cui si è fidanzato con la sua futura moglie Nachi Mikami. Di conseguenza, ad aprile del 1982, nel suo manga Dr. Slump comparvero per la prima volta dei personaggi con un motivo cinese, la famiglia Tsun. Poi, nel dicembre dello stesso anno, intorno alla pubblicazione del centocinquantesimo capitolo di Dr. Slump, inizia a voler disegnare un manga diverso.[4]

Dragon Boy

La copertina del primo capitolo di Dragon Boy ristampata in Dragon Ball: Bouken Special

Con l’avvicinarsi alla conclusione di Dr. Slump, Toriyama si confrontò numerose volte con il suo editore circa la sua seguente serializzazione. Al mangaka era sempre piaciuto Jackie ChanW e aveva visto molte volte Drunken MasterW, quindi il suo editore Kazuhiko Torishima lo incoraggiò a realizzare un manga sul kung-fu.[5] Così, nel marzo del 1983 iniziò a pensare ad una bozza per la prima parte di un manga a tema kung-fu, intitolato Dragon Boy, dai connotati cinesi.[4]

Il manga fu realizzato senza molti incontri tra Toriyama e Torishima.[6] Dragon Boy fu rilasciato nel luglio 1983,[4] nel numero di agosto 1983 di Fresh Jump. Poi, un secondo e ultimo capitolo del manga uscì nel numero di ottobre.[7] Ebbe una buona ricezione, quindi Toriyama scelse che il suo prossimo manga avrebbe seguito quella strada.[5] Dragon Boy sarebbe poi stato considerato come l’origine diretta di Dragon Ball.[8]

The Adventure of Tongpoo

La copertina dello one-shot di The Adventure of Tongpoo ristampata in Dragon Ball: Bouken Special

Sempre spinto dalla necessità di creare una storia incentrata su un ragazzo,[9] Akira Toriyama realizzò The Adventure of Tongpoo, un sequel di Dragon Boy, pubblicato a novembre 1983[4] nel cinquantaduesimo numero del 1983 di Weekly Shōnen Jump.[10] L'opera nasce anche dal desiderio dell'autore di creare un racconto fantascientifico, discostandosi dallo stile di Dragon Boy.[10]

Per il favore del pubblico riscosso da Dragon Boy, Toriyama volle un ragazzo come protagonista.[6] Per dare varietà ai suoi fumetti, Toriyama scelse di discostarsi dalle ambientazioni occidentali di Dr. Slump e decise di dare al suo lavoro successivo un tono cinese[11], poiché la Cina al momento non era oggetto molto popolare nei manga.[12] Così, nel gennaio 1984 ideò un prototipo per la nuova serie che, data la scelta di uno scenario cinese, scelse di realizzare basandosi su Il viaggio in occidenteW.[4]

Prese tale decisione dopo averla riconosciuta una storia assurda con diversi elementi di avventura e pensò quindi di crearne una interpretazione moderna, pensando di avere il lavoro semplificato se utilizzando una storia di base.[5] In tale periodo, iniziò a premere per la conclusione di Dr. Slump.[4] Nell'aprile del 1984, il nuovo lavoro è definito come una storia di kung-fu e Toriyama parte per un viaggio di ricerca in Cina,[4] con dei risultati positivi.[9] A giugno, la fine della serializzazione di Dr. Slump è prevista per agosto.[4]

DB Bozza 1

Il primo bozzetto per il manga basato su Il viaggio in occidente

Nell'agosto 1984, Toriyama finisce gli schizzi grezzi e completa il primo bozzetto.[4] In tale momento, l'intenzione era quella di realizzare il manga in modo che fosse fedele a Il viaggio in occidente nella storia come nei character design. Infatti, il primo manoscritto completato vi era identico e Son Goku, il protagonista, era completamente una scimmia. L'unica differenza era una giovane ragazza che interpretava il ruolo del monaco SanzoW.[13] Tuttavia, essendo una storia non originale, il lavoro non risultava innovativo,[5] e per questo la risposta da parte di sua moglie e altri[14] fu negativa. Nel 2016, Torishima addizionalmente spiegò che avere una scimmia come protagonista avrebbe reso difficile immedesimarsi in lui per i lettori.[12]

DB Bozza 2

Il secondo bozzetto per il manga con Son Goku come un city boy

Per rendere l'opera più innovativa, Toriyama rese Son Goku un ragazzo umano[13] e ridisegnò i personaggi.[14] Ora il protagonista veste di stile un abito da marinaio, e al posto della nuvola Kinto da Il viaggio in occidente cavalca una macchina volante.[13] È in questo stadio che fu scelto di utilizzare un ambientazione cinese con elementi fantascientifici,[13] ereditati da The Adventure of Tongpoo.[8] Toriyama stabilì i nomi dei protagonisti: Son Goku e Pinchi (ピンチ Pinchi).[14]

Al momento della scelta del nome del secondo personaggio, Toriyama iniziò a pensare di fare del manga una storia originale.[14] Sia lui che Torishima si impegnarono duramente per pensare ad una storia,[9] al punto di far passare in secondo piano la scelta del titolo.[14] Il personaggio di Pinchi era prossimo a quello definitivo di Bulma.[13] Lo stile di Son Goku era vicino a quello definitivo,[9] ma il suo vestiario non trasmetteva abbastanza energia, quindi fu ridisegnato.[9]

DB Bozza 3

Il terzo bozzetto per il manga con gli schizzi grezzi

Dopo la conclusione della serializzazione di Dr. Slump nell'agosto 1984, Toriyama lavorò impazientemente.[15] Come finì gli schizzi grezzi del secondo bozzetto, e la sua visione del lavoro si solidificò gradualmente.[16] Così, nell'ottobre 1984 completò il terzo[13] bozzetto, segnando sul serio l'imminente inizio della serializzazione.[14] Lavorando ripetutamente, trovò i nomi e organizzò i character design.[15] I personaggi e lo sviluppo della storia di apertura erano perciò già definiti a grandi linee.[13]

Al momento erano quindi stati determinati i personaggi secondari[13]: Yamu Cha (ヤム・チャ Yamu Cha), Woo Long (ウー・ロン Ū Ron), e Pou Al (プー・アル Pū Aru).[16] I loro nomi furono scelti ispirandosi a quelli di tè cinesi.[15] I primi due avrebbero dovuto corrispondere rispettivamente a Sa GojoW e Cho HakkaiW da Il viaggio in occidente.[17] La capacità di trasformarsi di Woo Long e Pou Al è comune con un demone mutaforma nel secondo capitolo di Dragon Boy, che si potrebbe dire quindi la radice della loro apparizione.[8] Toriyama variò la personalità seria di Pinchi, rendendola grezza.[15]

DB Ronbao

Confronto tra il Ronpao e Shenlong con le Sfere del Drago

Intorno a questo periodo, Toriyama ebbe l'idea delle Sfere del Drago e di Shenlong, la quale fu approvata dall'editore.[15] La loro origine fu il Ronpao da Dragon Boy, ovvero una sfera che, una volta colpita con il ki, libera un drago,[8] come intuibile dalla ricorrenza della sfera e del drago.[18] L'espediente della ricerca delle Sfere del Drago avrebbe soddisfatto la necessità di inserire riferimenti a Il viaggio in occidente ma anche elementi da videogame spesso ricorrenti negli shōnen.[17] Il titolo scelto per il nuovo lavoro fu, data la centralità delle Sfere del Drago, Dragon Ball. Il numero di sfere pensato era inizialmente 8, cambiato in 7[15] per evitare la somiglianza con le 8 perle da Nansō satomi hakkenden.[19] Ad ognuna fu poi assegnato un nome.[15]

Il manoscritto pilota del manga fu quindi scritto, determinando la storia come una commedia d'avventura fantascientifica aggiunta ad una commedia romantica e parti di contenuti erotici.[16] Questi ultimi erano i preferiti di Torishima, quindi Toriyama talvolta si ritrovò a disegnarli contro la propria volontà.[20] Infatti, premette molto per rendere più attraente Pinchi,[15] da questo momento chiamata con un più volgare "Bulma".[16] La parte di commedia romantica diede molte complicazioni al lavoro dell'autore.[16] Nel manoscritto pilota applicò delle minori variazioni alle macchine o ai personaggi, come a Woo Long e Yamu Cha.[20]

Creando la storia pensò di aumentare l'età del target e ne parlò con il suo editore, ma a causa della sua indicazione di "fare un manga semplice da capire" finì per essere la stessa di Dr. Slump.[11] La promessa di portare contenuti semplici da capire fu rinnovata da Toriyama nel 2015, con l'avvento dell'anime di Dragon Ball Super.[21] Nel 2021, realizzare un lavoro semplice da capire è stato definito come ciò che costituisce la capacità di creare una serie popolare.[2]

Ali-coda

Confronto tra le ali di Tenton e la coda di Son Goku

Dopo aver fatto di Son Goku un ragazzo ordinario, Toriyama volle comunque dargli un segno distintivo. Ispirandosi al protagonista di Dragon Boy, il quale possedeva delle ali, scelse di conferirgli una caratteristica che lo rendesse ben riconoscibile. Quindi gli aggiunse una coda da scimmia,[5] dal suo originale aspetto scimmiesco.[17] Inoltre, Toriyama decise di illustrare Son Goku come un ragazzo bravo e malizioso. Il suo lato malizioso fu espresso dalla sua acconciatura distintiva, mentre la parte buona attraverso il suo volto e i suoi occhi. In particolare, disegnò i suoi occhi proprio come quelli di un personaggio di supporto, scegliendo quindi di non trarre alcuna unicità tra il cast secondario.[11]

Ma anche quando la storia per Dragon Ball era stata fissata con il manoscritto pilota, Toriyama scelse di non mettere da parte del tutta la sezione legata a Il viaggio in occidente, poiché ammirava il personaggio di Son GokuW e la storia. Quindi, pensò di andare avanti mettendo insieme la sua storia originale e Il viaggio in occidente. E oltre ad utilizzarlo nella trama volle davvero inserire i nomi nel titolo come nei personaggi.[20] Come risultato, ha messo "Son Goku" come il nome di un personaggio. Questo, come la sua coda,[15] avrebbe potuto far pensare al manga come ad una versione del romanzo riarrangiato nello stile di Akira Toriyama.[20]

Produzione[]

DB manga preview

Dragon Ball anticipato nel n. 50/1984 di Weekly Shōnen Jump

Quando fu determinato l'inizio della serializzazione per Dragon Ball, fu fissato troppo presto per quanto Toriyama si aspettasse, quindi dovette iniziare a disegnare prima di poter riflettere seriamente sul contenuto. Ciò per lui risultò stancante, ma anche divertente.[20] A causa di questa mancanza di tempo, le prime pagine, inclusa quella dell'esordio, furono illustrate in gran parte da sua moglie. Al tempo, lei era un'autrice di shōjo, e per questo lui riteneva che i suoi disegni fossero migliori.[22]

Furono realizzate anche delle illustrazioni per promuovere il manga, che furono pubblicate come anteprima nel numero di Weekly Shōnen Jump che precede quello in cui debutta la serie. Il frontespizio del capitolo, invece, è una tavola donata in omaggio a 100 lettori.[22] All'inizio della pubblicazione, aveva preparato gli storyboard per i primi tre capitoli. Non aveva pensato molto alla storia, prevedendo che la serializzazione sarebbe finita in un anno,[6] con la fine della raccolta delle Sfere del Drago.[5]

Differentemente da Dr. Slump, cercò di disegnarlo senza farlo essere troppo sciocco, riducendo gli elementi giocosi.[11] D'altro canto, nel numero di Weekly Shōnen Jump precedente a quello in cui è stato pubblicato il primo capitolo il manga era stato pesantemente pubblicizzato come una storia comica. Toriyama ipotizzò che tale esagerazione fosse dovuta alla sua reputazione fattasi nei confronti dell'editore con Dr. Slump.[22] L'ambientazione cinese fu disegnata prendendo come riferimento i libri di fotografie cinesi che la moglie di Toriyama, al tempo interessata alla Cina, portò.[23]

Trama[]

Pubblicazione[]

Giappone[]

Italia[]

Edizioni[]

Giappone[]

Italia[]

Recezione[]

Galleria[]

Riferimenti[]

  1. 1,0 1,1 (ENShonen Jump n. 0
  2. 2,0 2,1 (JASaikyo Jump n. Settembre/2021, p. 152
  3. (ENAnimerica n. 6 3
  4. 4,0 4,1 4,2 4,3 4,4 4,5 4,6 4,7 4,8 (JABird Land Press n. 15, pp. 4-5
  5. 5,0 5,1 5,2 5,3 5,4 5,5 (JADragon Ball Daizenshu 2/Story Guide, p. 262
  6. 6,0 6,1 6,2 (JADragon Ball Daizenshu 2/Story GuideShenlong Tsūshin
  7. (JAAkira Toriyama The World Anime Special, p. 74
  8. 8,0 8,1 8,2 8,3 Dragon Ball Daizenshu 2/Story Guide, p. 46
  9. 9,0 9,1 9,2 9,3 9,4 Dragon Ball: Bouken Special, p. 136
  10. 10,0 10,1 Akira Toriyama The World Anime Special, p. 75
  11. 11,0 11,1 11,2 11,3 TeLePAL, n. 3/1986
  12. 12,0 12,1 Kazuhiko Torishima On Shaping The Success Of 'Dragon Ball' And The Origins Of 'Dragon Quest' su forbes.com
  13. 13,0 13,1 13,2 13,3 13,4 13,5 13,6 13,7 Dragon Ball Daizenshu 2/Story Guide, p. 90
  14. 14,0 14,1 14,2 14,3 14,4 14,5 Bird Land Press n. Novembre/1984, p. 6
  15. 15,0 15,1 15,2 15,3 15,4 15,5 15,6 15,7 15,8 Dragon Ball: Bouken Special, p. 137
  16. 16,0 16,1 16,2 16,3 16,4 Bird Land Press n. Novembre/1984, p. 7
  17. 17,0 17,1 17,2 Dragon Ball Full Color 1 - La Saga del giovane Goku 1, Dragon Ball Q&A
  18. Akira Toriyama The World Anime Special, p. 76
  19. Dragon Ball: Bouken Special, p. 138
  20. 20,0 20,1 20,2 20,3 20,4 Bird Land Press n. Novembre/1984, p. 8
  21. (JAV Jump n. Agosto/2015, p. 8
  22. 22,0 22,1 22,2 (JA) "[11月20日『ドラゴンボール』連載開始記念!「ドラゴンボールレポート」!!]| 【公式】ドラゴンボールオフィシャルサイト" su dragon-ball-official.comURL consultato in data 21 novembre 2021 (archiviato in data 21 novembre 2021).
  23. Dragon Ball Daizenshu 4/World Guide, p. 165
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